Lino Sabattini nasce a Correggio, in provincia di Reggio Emilia nel 1925.
Ancora bambino la famiglia si trasferisce a Blevio, sul Lago di Como. Giovanissimo trova lavoro a Como in una bottega che produce oggetti di ottone. Nella bottega di oggetti si guadagna da vivere, ma impara anche la tecnica di lavorazione dei metalli.
In un vecchio mulino del Lago Sabattini incontra Rolando Hettner, un “apolide tedesco” che plasma bellissime ceramiche, dipinge e legge moltissimi libri. Hettner diventa un punto di riferimento importante che lo incoraggia a soluzioni artistiche di rottura. Ormai trentenne si trasferisce a Milano dove impianta, in uno scantinato, un piccolo laboratorio con gli arnesi essenziali al suo lavoro.
L’incontro più importante è quello con Gio’ Ponti. Comincia cosi’ il rapporto di amicizia segnato da tappe fondamentali: Triennali di Milano, Biennali di Venezia, pubblicazioni sulle migliori riviste del mondo, personali in Italia e all’estero.
Il suo debutto personale è nel 1956, con il servizio “Como” presentato alla mostra di Parigi “Formes et idée d’Italie”. In quegli anni la vicinanza con Ponti crea il legame con il produttore francese di argenti Christofle, del cui Atelier di Milano è il direttore artistico fino al 1963.
Nel 1964 fonda a Bregnano una sua azienda omonima e mette a punto una speciale lavorazione del metallo: una lega metallica lucida che non perde mai di lucentezza.
E soprattutto propone una nuova “Arte in Tavola” che rompe con la tradizione e con il passato con oggetti di artigianato artistico di pregio a tiratura limitata.
La misura, l’equilibrio, la tecnica e la fantasia sono trasferite in un’inimitabile caratterizzazione delle sue opere.
Al museo d’Arte Moderna di New York i ritmi dei suoi argenti chiudono tante epoche per aprirne una nuova.
Lino Sabattini, novantenne, muore nel 2016.